giovedì 27 dicembre 2012

Meditazioni


Se vogliamo davvero cambiare le cose allora dobbiamo farcene carico.
L’apertura verso l’Alto serve a noi ed al mondo. Ciò che scende in noi infatti fa sollevare quello che  è in basso nel subcosciente che viene illuminato. Questo processo obbliga a PROGREDIRE e PERFEZIONARE noi stessi e l’ambiente che ci circonda, cioè il MONDO
Nessun karma rimane tale,  nessun carattere rimane statico ed immutabile. La legge del cambiamento è la base della Vita: tutto EVOLVE e PROGREDISCE.
Si deve iniziare con l’ACCETTARE tutte le parti per poi abolire quelle che contraddicono la nostra Verità Interiore.
Finché seguiamo i moti della natura il CAMBIAMENTO INTERIORE non può avvenire.
Dobbiamo crescere come i bambini: Vogliono senza calcolare. Chiedono ciò che SENTONO non ciò che pensano.

venerdì 21 dicembre 2012

Meditazioni


Il Piano Psichico sta dietro , in Profondità e sorregge la scala dei piani di Coscienza mentali, vitali e fisico.  
Un piano di Coscienza è il risultato del rapporto che c’è tra la Coscienza e la Forza spirituali. Per esempio: nella Mente ciascuno ha un certo grado di Consapevolezza e un certo grado di Forza mentale. Si può essere Coscienti o no, avere la Forza psicologica di lottare. Oppure si può avere molta Forza caratteriale e poca coscienza delle cose. L’ottimale è avere queste 2 qualità – bilanciate -.
Quando ci interiorizziamo possiamo andare sia verso l’Alto che verso il Basso, sia DENTRO che FUORI a seconda della direzione che più ci attira o interessa in quel momento.
Ogni cosa è sorretta da una Forza e da una Coscienza.
Per essere orientati nel giusto modo dobbiamo andare oltre le apparenze e capire la Vera essenza delle cose, la Verità che le sostiene.
Ci sembra sempre di capire bene le cose, ma non è così. Noi traduciamo in termini personali, emotivi, sentimentali tutto quello che ascoltiamo.
Il dovere e l’ideale sono delle Verità, delle piccole verità che ascoltiamo.


sabato 15 dicembre 2012

Il Nama-Japa nella vita mondana

Dal povero al ricco, dal colto all'ignorante, dal santo al peccatore, tutti i tipi di persone stanno soffrendo per le preoccupazioni sociali, mondane e familiari. C'è chi si preoccupa per la salute, chi per le malattie dei propri figli, per i malintesi, le liti e le diversità di opinioni tra fratelli, suocere e nuore, padri e figli, chi per le discussioni sul lavoro, per le controversie politiche, i litigi in famiglia, chi per la paura dei nemici, la paura delle gravi malattie, la paura della propria morte e, nel caso delle donne, la paura dei propri mariti e figli. Tutto ciò rende la vita agitata e opprimente. Coloro che hanno tale inquietudine e paura, nella grande maggioranza dei casi, perdono il proprio equilibrio mentale, alcuni si suicidano, incapaci di resistervi. Vivono una vita piena di dolori e difficoltà. Se tali persone si facessero aiutare dal Nama-Japa, Ma, ed aspirassero a ripetere, sempre, il Nama-Japa con ferma determinazione, troverebbero allora col mantra, immediatamente, pace e felicità, e sarebbero liberati dalle difficoltà e dagli ostacoli.
In altre parole con il Nama-Japa si dovrebbe pensare: "Ciò io offro ai tuoi piedi, trasformalo Tu e risolvi questo problema"
Dispute, discussioni ed opposizioni sono dovute all'ego e all'egoismo. L'ego e l'egoismo fanno sorgere la gelosia e l'ostilità. Ma, grazie all'influsso del Nama-Japa, il nostro ego, l'egoismo e le forze avverse sono gradualmente purificati; sono illuminati dal Nama-Japa.
Col Nama-Japa saranno ridotte in cenere l'ignoranza come pure tutte le conseguenze delle azioni sbagliatre, e l'ananda, la pace, l'equanimità -tutti questi Divini Attributi- potranno continuare a risplendere; allora si rimane nella pace e nella felicità, e si desidera il bene e il benessere degli altri.


Tratto da
Nama-Japa nello Yoga della trasformazione
di Ramakrishna Das

giovedì 13 dicembre 2012


La vera felicità è una felicità che si può avvertire in ogni circostanza poichè proviene da regioni che non possono essere toccate da alcuna circostanza esteriore. Ma questa felicità è accessibile solo a pochissimi indivicui, mentre la quasi totalità della specie umana è ancora soggetta alle condizioni terresti. Quindi, da una parte possiamo dire che è assolutamente indispensabile un cambiamento della coscienza umana, e dall'altra parte che senza una trasformazione integrale dell'atmosfera terrestre le condizioni della vita umana non si possono cambiare in modo effettivo. In entrambi i casi il rimedio è lo stesso: si deve manifestare sulla terra e nell'umanità una nuova coscienza. Solo l'apparire di una nuova forza, di una luce e di un potere nuovi che accompagnino la discesa nel mondo della coscienza supermentale può far uscire l'umanità dall'angoscia, dal dolore e dalla miseria in cui è sommersa, poichè solo la cosienza supermentale, portando su questa terra un equilibrio superiore e una luce più pura e più vera, può realizzare il grande miracolo della trasformazione.

lunedì 10 dicembre 2012

Riflessioni sul vitale (3)


Spesso prima di essere coscienti si diviene SENSIBILI. Con la SENSIBILITA’ aumenta il senso di PENA, del crucciarsi per le cose. Questo però serve per PRENDERE COSCIENZA di ciò che siamo incoscienti:  gli istinti, i desideri, le volontà, le nostre azioni e i pensieri.

Con la presa di Coscienza può iniziare il CONTROLLO e la PADRONANZA sui moti della Natura, sul nostro carattere.

Il non agire, la non azione non è la via più giusta perché alla fine conduce all’INERZIA.
 
L’aggressività serve solo a difendere il proprio punto di vista.

Il sadismo e il masochismo sono Forze oscure, negative, e sono messe in atto da forze NON umane, si arriva ad una specie di possessione.

La RABBIA porta a bisticciare, all’odio e anche all’omicidio .

Cos’è che ti prende? Non è di certo una tua parte che ti domina, ma una Forza esterna. Perché glielo permetti? È così anche per l’INVIDIA, la GELOSIA, la LUSSURIA e molte altre cose non troppo carine.

Se le Forze negative entrano facilmente in te, perché non agevolare allora le Forze positive che ugualmente entrano in Te?

Restare aperto, umile, sorridente per far sì che il lavoro della Madre possa compiersi in te. Il timore deve scomparire, così l’ansia e la paura.

L’Io fisico avrà sempre paura della Morte, mentre l’Anima no. Chi si fa impiccare per ideale da cosa è sorretto?

 

domenica 9 dicembre 2012

Riflessioni sul Vitale (2)


All’inizio ogni persona è combattiva, affinchè vi sia un’AUTOAFFERMAZIONE personale, poi ci si accorge che imporsi  non è la strada migliore per ottenere le cose, ma l’opposto: l’accettazione di tutto e tutti.

La stabilità si avrà quando riusciremo a dominare almeno il 51% del nostro carattere.

Le abitudini sono legate al Corpo. Se vogliamo fare bene una cosa la dobbiamo trasformare in ABITUDINE.

Le forze che albergano nella nostra pancia sono fra le più cattive:
ospitiamo ogni sorta di Diavoli e ciascuno ne ha uno speciale che lo tormenta.

L’Amore per la libertà è ben visibile anche negli animali, lo si può notare nella loro difesa del territorio. L’Uno usa la LIBERTA’ più per sopraffare che per liberare.

Il vitale inferiore lo si riconosce da 3 elementi:
- la disobbedienza
- la dissimulazione attraverso la falsità delle parole
- volersi giustificare

Quando ci  intestardiamo voltiamo le spalle alla Verità.

sabato 8 dicembre 2012

Come leggere Sri Aurobindo e la Madre


Ci sono due cose da distinguere: studiare e leggere. Studiare Sri Aurobindo è solo un metodo sussidiario, un aiuto. Studiare significa prendere un testo e capirne ogni parola e frase; se non si capisce un dizionario può aiutare ad afferrare il significato esteriore che le parole esprimono. Far questo vi aiuterà ad afferrare il significato esteriore che le parole esprimono. Far questo può essere necessaio, ma non è il modo migliore di avvicinarsi alle loro opere.
In realtà è sufficiente leggere. Non importa che cosa capite e che cosa vi sfugge, leggete e aspettate. Nello studiare, vi avvicinate con la vostra mente esteriore, l'intelligenza esteriore. Ma ciò che si trova nel testo è oltre la vostra mente, oltre la vostra intelligenza. Comprendere con la mente significa spingere il vostro intelletto verso, e dentro, la cosa; è uno sforzo che vi conduce solo alla superficie del soggetto. E' un esercizio per il vostro cervello, che si è sviluppato in quel modo; ma non vi porta molto lontano. Invece immaginate di mantenervi tranquilli, di far tacere la mente, limitandovi a leggere, senza cercare di capire , aspettando che ciò che si trova nel testo entri in voi. Invece di spingere con la vostra intelligenza, che si lancia in avanti e cerca d'afferrare la cosa, lasciate che sia la cosa ad entare in voi; poichè quel che si trova negli scritti di Sri Aurobindo e della Madre non è un insieme di parole e frasi, una lettera morta, ma qualcosa che ha una vita intensa, qualcosa di cosciente, che essi hanno espresso nelle parole, nelle frasi, nel suono e nel ritmo. E posso assicurarvi che ogni frase, ogni scritto - per non parlare di Savitri- è un essere vivente, un'entità, un amico, persino un Amante che dovete conoscere. E in questa direzione il vostro sforzo darà frutti. Ne ricaverete anche molta più soddisfazione.
 
di Nolini Kanta Gupta
Tratto dalla Rivista Domani,
Agosto 2008
 
 

Riflessioni sul vitale (1)


Il superamento di sé è la chiave di ogni VITTORIA sull’ego.

Quando ci leghiamo a qualcosa o qualcuno cortocircuitiamo noi stessi e la valvola del cuore salta.

Scopri prima l’AMORE e poi innamorati, altrimenti ti aspetta un soggiorno in prigione.

L’innamoramento più che esteriorizzare il Sentimento fa emergere l’Attaccamento, l’Invidia, la Gelosia.

Il Vitale superiore è spesso legato alle AMBIZIONI sovente scambiate per ASPIRAZIONI spirituali.

Nello yoga “inferiore” non è sinonimo negativo, vuole dire semplicemente “più basso”, collocato inferiormente.

Se non discipliniamo il Vitale inferiore, sede del piacere e del desiderio, è impossibile sperare d’essere Puri.

venerdì 7 dicembre 2012

Meditazioni


Ogni elemento esterno agisce su di noi e ci cambia, esattamente nella stessa maniera in cui noi agiamo su di esso e lo cambiamo.
Prendere Coscienza è interessarsi a tutto in ugual maniera con uguale DESTEZZA d’ANIMO.
Dobbiamo avanzare come fanno i bambini, senza preoccuparsi di nulla. Sbagliare fa parte dell’APPRENDIMENTO.
Qual è la GIUSTA Azione? Quella che è Buona o Bella o Vera.
Nessun’anima è obbligata a scendere quaggiù, quando lo ACCETTA fa tutto quello che incontra con eguale Forza.
Le relazioni umane non sono altro che rappresentazioni, il SIMBOLO di Qualcos’ altro non ancora nato sulla Terra.
Il Vero lavoro si fa sulla Terra e nel Corpo. Ogni vittoria riportata nella Mente o nel Vitale non è definitiva se non si Conquista nel Corpo.

giovedì 6 dicembre 2012

Meditazioni


Siamo talmente abituati alle nostre sensazioni che non riusciamo a vivere altro eppure l’Amore esiste così l’Amicizia e il buon Dio. Perché non li SENTI di continuo come il Freddo o il Caldo?

Ognuno di noi rappresenta Qualcosa e ciò che portiamo dentro non è visibile agli altri e neanche a noi stessi se non lo cerchiamo.

In noi c’è uno zoccolo duro, una Resistenza, qualcosa che non cede e che non ci lascia in pace, non ci dà tregua: è un BISOGNO di cosa?

Esattamente cosa rappresentiamo? Un Microcosmo in cui tutto COMUNICA ed è INTERDIPENDENTE. Qual è la Meta, lo Scopo di questa mente che vive in un corpo? Cosa ci lega alle stelle? Dove andiamo? Chi siamo?

Noi siamo ancora molto lontani dal comunicare veramente. Che cosa ci manca?

Anche la persona più insignificante  rappresenta qualcosa.

Quando il vitale si acquieta e si spersonalizza anche la Mente si fa vasta e impersonale. Quando la Persona comincia a non chiamarsi più “io”, che cosa si diviene?

martedì 4 dicembre 2012

Meditazioni


Il nostro corpo manifesta sette facoltà (pensiero, parola, emozione, sentimento, volontà, desiderio e istinto) che sono i comportamenti base del nostro molteplice essere. L’essenza che rappresentano è però unica: la Verità SPIRITUALE. L’Uomo non è fondamentalmente le sue facoltà ma l’essere interiore che nasconde: lo PSICHICO o ANIMA.


Esattamente come predica il buddismo gli estremi o opposti del nostro carattere vanno risolti all’interno del proprio ANIMO.

Non si ottiene ciò che si vuole, ma ciò che serve al CHI SIAMO che vive in noi.

Quando una persona non riesce a vedere determinate cose o è Incosciente o è Assorbito troppo. Per accorgersi di qualche cosa occorre divenire COSCIENTI del proprio Essere interiore e delle sue AUREE esteriori. Allora tutto ciò che ci attraversa viene captato e riconosciuto.

È il mio VISSUTO, legato alle mie emozioni ed i miei sentimenti che distorce la mia percezione. Per ricevere correttamente occorre essere Neutri, Equanimi.

Il PASSATO deve PASSARE. Non ti stupire se qualcosa ti perseguita, devi risolverlo, altrimenti ti seguirà come un’ombra.

Nella Natura ogni parte agisce per sè,nell’integrazione di una Coscienza individuale ogni parte agisce collegata con le altre.

Meditazione


Più si sale e più si vedono meglio le azioni che si devono compiere nei bassifondi dell’Essere.

L’elasticità si acquisisce coltivando la neutralità.

Ognuno deve credere in se stesso perché è in se stesso che il Divino si è nascosto.

Dobbiamo creare una nostra scala di valori nelle cose. Il “Meglio” non esiste, esiste quello in cui crediamo.

La Mente fisica crede nel SAPERE. La mente vitale crede nel SOGNARE. La Mente pensante crede nell’IDEARE. La Mente Spirituale crede nel DIVINO.

Grazie alla consapevolezza diveniamo ciò con cui entriamo in contatto, così facendo espandiamo il nostro orizzonte. Questo è il miglior modo per spezzare i nostri LIMITI.

Dobbiamo riuscire ad analizzare bene gli input che ci muovono altrimenti non comprenderemo mai i Burattinai che ci muovono.

lunedì 3 dicembre 2012


Di qualunque altra cosa si può dubitare, ma il fatto che chi desidera solo il Divino raggiungerà il Divino, è una certezza, più certa che due più due è uguale a quattro. Questa è la fede che ogni discepolo deve avere nella profondità del suo cuore, sostenendolo attraverso ogni caduta, ostacolo o difficoltà.
Sri Aurobindo